Corporate collection e benefici fiscali
Sulla scia della mostra di Depero, che si è da poco conclusa presso il nostro studio modenese, vorremmo lanciare uno spunto dedicato anche alla corporate collection: Depero infatti è stato tra i primi a capire e a credere che il binomio arte/impresa avrebbe potuto funzionare, così come ci ha dimostrato nei suoi manifesti pubblicitari. Ma circondarsi di arte anche in ambienti lavorativi può davvero portare beneficio ai dipendenti oltre che al lavoro stesso? E’ possibile quantificare i reali effetti positivi che l’arte porta alle aziende? Alcuni studi hanno dimostrato:
– un miglioramento in termini di reputazione aziendale
– un aumento del numero di brevetti in aziende che fanno formazione aziendale attraverso l’arte
– un maggior coinvolgimento percepito dai dipendenti, grazie ad ambienti più innovativi e stimolanti
– un aumento del senso di appartenenza aziendale: l’arte diventa un linguaggio comune che annulla le distanze culturali
Non dimentichiamo poi che le corporate collection sono soggette a benefici fiscali: in particolare, secondo la normativa italiana, le società possono scalare per intero i costi dei lavori acquistati, con un risparmio fiscale del 35% in 5 anni, a patto che queste siano esposte nei locali di rappresentanza dell’azienda. I liberi professionisti, invece, possono dedurre l’1% come spese di rappresentanza, anche in questo caso semplicemente esponendo in pubblico le opere possedute.