Dalla cultura al mercato dell’arte
In merito all’importanza della cultura, anche nei momenti di crisi come questo, abbiamo letto con vero piacere la lettera di Salvatore Settis indirizzata al presidente del Consiglio e pubblicata sul Corriere della sera l’11 novembre. Nella lettera lo storico dell’arte propone di riaprire gratuitamente i Musei – luoghi condivisi di memoria e bellezza – utilizzando i fondi del Recovery Fund. Il suo accento è posto su quello che lo Stato ritiene essenziale per vivere: in questa classifica la cultura viene considerata non indispensabile, ma non dobbiamo dimenticare che l’articolo 9 della nostra Costituzione afferma che “la Repubblica promuove la tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico della Nazione”. Lasciando il campo della cultura per quello del mercato dell’arte, continua il trend positivo delle opere di artisti italiani in asta. E’ stato battuto da Pandolfini per la cifra record di 800mila euro il dipinto di Vasari “Le Tentazioni di San Girolamo”, a lungo custodito nel Castello di Vincigliata a Fiesole. Nonostante le incertezze legate alla pandemia ha ottenuto buoni risultati anche l’asta di Christie’s a Milano del 4 novembre “Thinking Italian”, con il top lot “Paesaggio Anemico I” del 1964 di Mario Schifano, battuto per 644,000 euro, a cui sono seguiti l’arazzo di Alighiero Boetti “Senza titolo (Uno nove sette otto)” del 1978, aggiudicato a 620,000 euro e “Concetto spaziale” del 1954 di Lucio Fontana, aggiudicato a 250,000 euro. Quest’anno sono stati diversi i risultati importanti per i nostri artisti degli anni Sessanta, come la “Mappa” del 1984 di Boetti, venduta da Christie’s Londra il 22 ottobre per 1.7 milioni di sterline.. Quest’ultimo anno è stato caratterizzato da un interesse sempre maggiore per i nomi classici dell’arte figurativa italiana della prima metà del Novecento, fra tutti De Chirico e Morandi, che hanno ottenuto cifre record. Con la tela “Il pomeriggio di Arianna”, l’artista metafisico ha raggiunto, nell’asta Sotheby’s New York lo scorso 29 ottobre, la cifra di 15.8 milioni di dollari.
Ma l’importante è ricordare che “Di cultura, di bellezza, di memoria abbiamo sempre bisogno, ma è in periodi di crisi che tale bisogno si fa più palpitante e vitale… Ci dona ricchezza interiore, speranza, creatività”.