L’arte riparte con Hirst alla Galleria Borghese
Ha inaugurato alla Galleria Borghese la personale di Damien Hirst, Archaeology Now. La mostra, curata da Anna Coliva e Mario Codognato, sarà visitabile fino al 7 novembre 2021 e raccoglie 80 opere della serie Treasures from the Wreck of the Unbelievable, già esposte nella memorabile mostra veneziana del 2017 negli spazi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Chi l’avesse persa a suo tempo ha ora l’occasione per ammirare il dialogo surreale tra gli autentici capolavori della Galleria Borghese e i pastiche del famoso artista britannico, realizzati in bronzo, marmo e malachite. Si tratta di una serie di opere in cui Hirst gioca con una gamma che va dal verosimile all’anacronistico: la sua idea geniale consiste nella finzione del ritrovamento di reperti archeologici di un’enorme collezione di uno schiavo liberato, dispersi in mare a causa di un naufragio nell’oceano indiano, provenienti della nave romana che trasportava il grande tesoro nel I secolo d.C.
In un dialogo fortemente ironico tra realtà e simulazione, lo spettatore ha modo di vedere nella cornice della magnifica collezione di Scipione Borghese opere contemporanee che si rifanno alla statuaria classica accanto a manufatti di culture e religioni disparate, con influenze egizie, romane, greche e indiane, in una serie di rimandi a tutto il mondo della storia dell’arte. Un cranio di unicorno, coperto di spugne e coralli, è posto in dialogo con la “Dama dell’unicorno” di Raffaello, mentre una figura femminile, incrostata di muschio e spugne, fa il verso alla statua di Paolina Borghese. Nello spazio esterno del Giardino Segreto dell’Uccelliera è collocata la scultura colossale “Hydra and Kali”, in cui l’artista riunisce in una stessa opera la tradizione induista alla scultura ellenistica. “La bellissima mostra di Damien Hirst è un segno di ripartenza… Passata la pandemia ci sarà un grande ritorno delle iniziative culturali e della capacità dei musei di innovare…”, ha commentato il Ministro della Cultura Dario Franceschini, presente all’evento di apertura.
Ci auguriamo davvero che sia un nuovo rinascimento per l’Italia perché c’è una grande voglia di turismo, cultura e bellezza.