A New York l’asta dei record: la collezione di Paul Allen venduta per 1,5 miliardi di dollari
Il nostro lavoro di art advisor ci ha portato negli anni a collaborare con le più importanti case d’asta nazionali ed internazionali e a partecipare a moltissime aste.
Eravamo presenti anche all’asta di New York, sicuramente l’evento più atteso dell’anno e l’atmosfera che si respirava, all’interno della sala del Rockefeller Center che ospita Christie’s, una delle case d’aste più importanti del mondo era un misto tra emozione e stupore per le cifre raggiunte e per i pezzi esposti. Il poter vedere dal vero queste opere è uno degli aspetti più affascinanti del nostro lavoro.
L’esposizione delle opere prima dell’asta ci ha dato l’opportunità, come in tutte le aste, di poter vedere capolavori provenienti da collezioni private e che per la maggior parte ritorneranno in collezioni private.
Le opere del co-fondatore di Microsoft e braccio destro di Bill Gates, Paul Allen, scomparso nel 2018 sono state le protagoniste dell’asta “Visionary: The Paul G. Allen collection”. La più attesa del 2022 ma quella che ha incassato maggiormente nella storia delle aste mondiali con un incasso superiore al miliardo di dollari, superando anche il record di 922 milioni raggiunto alcuni mesi fa da Sotheby’s con le opere d’arte di Harry e Linda Macklowe. Una cifra mai vista prima che verrà interamente donata in beneficenza, su volere del defunto Allen.
Tra i protagonisti dell’asta, artisti del calibro di Gustav Klimt e Vincent Van Gogh Paul Gauguin e Paul Cezanne. Presenti anche opere di artisti americani: David Hockney, Jasper Johns e Georgia 0’Keeffe.
Ma il record è stato raggiunto con cinque opere che hanno superato i 100 milioni portando l’asta a cifre da capogiro: Georges Seurat con “Les Poseuses, Ensemble” (Petite version) venduto a 149,240,000 dollari; Paul Cezanne, “La Montagne Sainte-Victoire”, (137,790,000); Vincent van Gogh, Verger avec cyprès, (117,180,000); Vincent van Gogh, “Verger avec cyprès” (117,180,000 dollari); Paul Gauguin, “Maternité II”, (105,730,000) e infine Gustav Klimt con “Birch Forest” (104,585,000).