Dalla viralissima “banana” di Cattelan alle opere di Koons e Lichtenstein: tutto quello che abbiamo visto alle aste newyorkesi

Come tutti gli anni eravamo presenti, per alcuni clienti, alle aste newyorkesi di metà novembre, un appuntamento tra i più attesi per chi lavora nel settore dell’arte e che rappresenta anche un momento fondamentale capace di influenzare sia l’andamento del mercato delle aste che l’andamento del mercato dell’arte a livello internazionale.

Ha suscitato molto clamore la messa all’asta, da parte della casa d’aste inglese Sotheby’s, di una delle opere più celebri e controverse dell’artista italiano Maurizio Cattelan “Comedian” del 2019. Avevamo già visto l’opera di Cattelan, che consiste in una banana attaccata a una parete con del nastro adesivo, nel 2019 alla fiera Art Basel Miami Beach. Presentata dal suo gallerista parigino Emmanuel Perrotin, attraverso un clamore virale, innescò un dibattito accesissimo, come spesso accade per le opere di Cattelan, sulla natura stessa dell’opera d’arte, ancora prima che sul suo prezzo, allora di 100.000 dollari e ora presentata all’asta con stime tra un milione e un milione e mezzo di dollari.

Il clima che si respira alla Preview delle aste è sempre scoppiettante, tanto l’interesse per i diversi capolavori esposti, accanto all’opera “mediatica e instagrammabile” di Cattelan, Sotheby’s presenta “Woman in Tub”, la scultura di Jeff Koons stimata tra i 10 e i 15 milioni, il dipinto “Untitled XXV” di Willem de Kooning stimato tra i 9 e i 12 milioni e diverse opere di Roy Lichtenstein, artista sempre più ricercato, anche dopo la bellissima mostra alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi, tra cui spiccava “Nude with Bust” stimato tra i 3 e i 5 milioni di dollari.

Inoltre Sotheby’s ha ricreato con Art in Transit, l’ambiente delle metropolitana in cui Keith Haring realizzava le sue opere, esponendo quindi un gruppo di 31 disegni realizzati tra il 1980 e il 1985, tutti presentati all’asta per la prima volta. Dopo un’annata sottotono, in cui i risultati migliori li ha ottenuti la rivale Christie’s, Sotheby’s nell’asta dell’Arte Moderna punta sui grandi nomi, partendo da un bellissimo dipinto di Matisse, “Torse de jeune fille”, valutato tra i 12 e i 18 milioni, una scultura “Buste” di Giacometti, valutato tra i 10 e i 15 milioni, seguito dall’immancabile Picasso, qui presente con il dipinto “Buste de femme”, valutato tra i 9 e i 12 milioni di dollari. Accanto a questi grandi nomi, in occasione del centenario del Surrealismo, le riscoperte e bravissime pittrici Remedios Varo, Leonora Carrington e Leonor Fini.

Christie’s risponde e contrattacca con l’asta della collezione della famosa decoratrice d’interni e filantropa Mica Ertegun morta lo scorso anno. Una collezione che comprende diversi Magritte, tra cui una versione del 1954 de “L’empire des lumières”, stima a richiesta, diversi David Hockney tra cui “Still Life on a Glass Table” stimato tra i 15 e i 20 milioni di dollari. Nell’asta serale “20th Century Evening Sale”, Christie’s presenta un enorme dipinto di Ed Ruscha del 1964, stima a richiesta, seguito dal bronzo di Giacometti “Femme qui marche” del 1961 valutato tra i 20 e i 30 milioni, il dipinto di Joan Mitchell “City Landscape” stimato tra i 15 e i 20 milioni e il dipinto “Femme en rouge dans la foret” del 1905 di Rousseau “Il doganiere” proposto ad una stima che si aggira tra i 10 e i 20 milioni.