Le fotografie di Veronica Gaido in mostra dal 2 al 12 aprile presso M45 a Milano
Dal 2 al 12 aprile, presso M45, lo spazio espositivo di Marco Bertoli e Angelo Enrico, si terrà la mostra dedicata alle opere fotografiche di Veronica Gaido, realizzata in collaborazione con Federica Moro
La monografica dell’artista, curata da Marco Bertoli e accompagnata dal catalogo con un testo critico di Milovan Farronato, propone una ventina di opere.
La monografica espone opere appartenenti a diversi progetti fotografici dell’artista, immagini che spaziano dai corpi umani alle architetture urbane, dai paesaggi fino al lavoro sui mari, realizzate con la tecnica della lunga esposizione. Le immagini sono caratterizzate da una continua dicotomia fra l’immutabilità del soggetto e quel senso di movimento, trasformazione e dissoluzione che pervade ogni suo lavoro.
“Le opere di Veronica – come sottolinea Milovan Farronato – sono figurazioni che possiedono una profonda memoria inconscia che sa edificare strutture perfette fatte di intarsi di luce e movimento, perennemente in bilico tra la stabilità della forma e l’instabilità del divenire. Il movimento è un principio cardine, un “andante con moto””.
Le immagini delle architetture, siano esse i grattacieli contemporanei o gli antichi palazzi veneziani, immerse nelle tonalità fredde, perdono la loro solidità, si fanno morbide, plasmabili, rivelando lievi movimenti molecolari che dissolvono progressivamente le forme, fino a liquefarle. Al contrario, una calda tonalità avvolgente caratterizza le fotografie dei corpi umani in movimento, dove la luce soffusa delle candele definisce e scolpisce figure e spazi, giocando abilmente sul contrasto tra luci e ombre.
La fotografia di Gaido diventa un linguaggio attraverso il quale esplorare e rileggere la realtà e le dinamiche del nostro mondo visivo attraverso la scomposizione e la ricomposizione dell’immagine, creando una tensione tra il visibile e ciò che si può solo intuire. L’opera si distingue per una riflessione profonda sull’identità e sul fluire del tempo, soprattutto nelle diverse rappresentazioni dell’acqua e nel suo progetto dedicato ai mari. L’acqua, da sempre simbolo di un duplice aspetto: curativo e distruttivo. Questo dualismo è costante nella scelta artistica di Gaido.
VERONICA GAIDO
Veronica Gaido nasce a Viareggio e muove i primi passi nel mondo della fotografia ancora adolescente, trasferendosi prima a Milano, dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia per poi affinare il suo talento attraverso diverse esperienze nelle più prestigiose scuole di arti visive europee. Nel 2001 in occasione della Biennale di Venezia curata da Harald Szeemann collabora alla creazione del “Bunker Poetico” di Marco Nereo Rotelli. Nell’agosto del 2002 inaugura la sua prima mostra personale “Sabbie Mobili” curata da Maurizio Vanni, nello spazio di Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi. Oltre alla fotografia, ha esplorato nuove prospettive, come in occasione della creazione del video per la Fondazione Henraux, presentato alla Triennale di Milano nel 2012, utilizzando un drone per riprese video aeree e fondando una nuova casa di produzione. Nello stesso anno è stata invitata a prendere parte della giuria “Premio Fondazione Henraux”, presieduta da Philippe Daverio, creando il progetto “Awareness of Matter”. Nel 2012 intraprende un viaggio tra India e Bangladesh che porta al progetto fotografico “Atman” curato da Enrico Mattei e Roberto Mutti, esposto a Pietrasanta, Milano, Londra e Parigi. Dal 2014 si dedica al progetto “Mogador” interamente realizzato nel porto di Essaouira, in Marocco. Nel 2017, al termine delle lavorazioni, espone con Vito Tongiani a Rabat, Essaouira e Siviglia. Nel maggio 2019, presenta la Mostra “Doppio Corpo” curata da Marco Di Capua e Benedetta Donato nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma. Nel maggio 2021 apre a Venezia alla Casa dei Tre Oci la mostra “Dedalo”, curata da Denis Curti, successivamente esposta anche a Milano nel 2022 alla galleria Still Fotografia. Nel 2023 apre la mostra “Invisible Cities”, curata da Maria Vittoria Baravelli, nel Consolato Generale Italiano di New York ed a ottobre al Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta (LU) fino a Gennaio 2024.
La mostra si terrà dal 2 al 12 aprile, dalle 11 alle 19 e sarà visitabile anche su appuntamento fino al 31 maggio presso M45, via Manzoni, 45 – Milano. Maggiori informazioni su www.m45milano.com
