Dalle aste di Londra al TEFAF: le nostre consulenze tra opere d’arte e artisti di fama mondiale
Si tratta della più prestigiosa e importante fiera d’arte del mondo, che ogni anno raduna a Maastricht gallerie di fama mondiale. Giunta alla sua 37esima edizione, come tutti gli anni anche quest’anno eravamo con alcuni clienti al TEFAF, un appuntamento tra i più attesi per quanto riguarda il mercato dell’arte, che si presenta con 270 gallerie provenienti da 22 paesi la migliore selezione di opere e beni da collezione dall’antichità all’arte contemporanea, dai gioielli al design fino ai libri rari.
Grande affluenza di collezionisti, direttori di musei, operatori del settore e semplici appassionati attirati, oltre che dalla fiera, anche dalla fitta programmazione di eventi. Diverse e importanti vendite già alla preview del 7 marzo, come il “Ritratto di Moses ter Borch all’età di due anni”, l’unico dipinto firmato della pittrice seicentesca Gesina ter Borch, venduto per 3 milioni di euro al Rijksmuseum e “The Wizard” del 1896 del pittore del preraffaellita Edward Burne-Jones (non è stata resa pubblica la cifra di vendita).
Tra le opere più importanti esposte alla fiera spicca il dipinto “Murnau mit Kirche II” di Wassily Kandinsky che, con una richiesta di vendita tra i 50 e i 60 milioni di euro, era esposto nella galleria Landau, una delle più importanti gallerie per l’arte moderna con la quale collaboriamo da anni. Fra le opere più ammirate il “Ritratto di Antonietta Gonzales”, famoso ritratto di questa fanciulla affetta da iperidrosi, dipinto da Lavinia Fontana, per cui la richiesta è di 4 milioni di euro. Le 22 selezionatissime gallerie italiane hanno proposto diverse opere museali, dalla “Testa di orientale” di Tiepolo ad un importante tondo di Ridolfo del Ghirlandaio, una “Madonna col Bambino e San Giovannino”, realizzato intorno agli anni 1508-1510. Tra le opere più ammirate il dipinto “Giovane donna seduta” di Giovanni Boldini, la “Maddalena Penitente” di Artemisia Gentileschi da 7 milioni di euro, oltre ad un cammeo di età imperiale raffigurante Agrippa Postumo, arricchito da pietre preziose.
Le aste di Londra
Solo qualche giorno prima eravamo a Londra, per una consulenza per un cliente alla preview dell’asta di Christie’s, in occasione delle annuali aste di fine inverno dedicate dalle case d’aste Sotheby’s, Christie’s e Phillips all’arte moderna e contemporanea con stime da capogiro e con nomi altisonanti: Picasso, Hockney, Bacon, Magritte, Monet. L’asta di Sotheby’s ha raggiunto quota 99,7 milioni di sterline, quasi il 10% in meno rispetto al 2023, con aggiudicazioni per lo più entro le stime e qualche invenduto anche se non sono mancate alcune importanti aggiudicazioni. Top lot della serata Pablo Picasso con il dipinto “Homme à la pipe” del 1968, è stato venduto per 13.7 milioni di sterline, mentre “Arbres au bord de l’eau, printemps à Giverny” di Claude Monet e “Saint-Tropez. Le rayon vert” di Paul Signac sono stati venduti entrambi per quasi 8 milioni di sterline. Si è fermato a 6.8 milioni di sterline invece “Study of George Dyer” del 1970 di Francis Bacon, mentre ha battuto tutti i record dell’artista l’opera di Salvo “Senza titolo” del 1988, aggiudicata a 381.000 sterline, ben oltre la stima di 100.000-150.000 sterline.
Top lot dell’asta The Art of the Surreal Evening Sale di Christie’s “L’ami intime” di René Magritte, anno 1958, venduto 33.6 per milioni. A seguire nella tradizionale 20th/21st Century London Evening Sale, sempre di Christie’s, top lot della serata la grande tela del 1963 “Landscape near Malabata” di Francis Bacon ha raggiunto la cifra di 19.6 milioni di sterline, seguito da “California” del 1965 di David Hockney venduto per 18.7 milioni di sterline, si piazza invece al terzo posto “Matineé sur la Seine, temps net” di Claude Monet venduto per 14.4 milioni di sterline.