23 settembre – 22 ottobre 1995
Castelfranco Veneto (TV), Teatro Accademico
28 ottobre – 19 novembre 1995
Formigine (MO), Galleria MB
Mostra realizzata in collaborazione con il comune di Castelfranco Veneto
Sponsor: Banca Antoniana, Gi&Ti
Presentazione G. Perocco, introduzione P. Rizzi
“La qualità di questa mostra sorprende chi ha nel cuore la pittura dell’Ottocento. Raramente si era visto un gruppo di quadri dei nostri maggiori pittori veneti così interessante, che alterna opere famose ad altre inedite e pressoché sconosciute e scopro con ammirazione alcuni dipinti esposti alle Biennali e che da allora non erano più rintracciabili, rimasti fino a ieri ignorati anche dagli studiosi”.
Con queste parole Guido Perocco, fra i maggiori esperti della pittura italiana dell’Ottocento, descrive una mostra che espone infatti accanto ai dipinti di autori veneti più famosi, quali Pietro Fragiacomo (1856 – 1922), Giacomo Favretto (1849 – 1887), Luigi Nono (1850 – 1918), Ettore Tito (1859 – 1941) e la famiglia Ciardi, Guglielmo (1842 – 1917) e i figli Beppe (1875 – 1932) ed Emma (1879 – 1933), capolavori di pittori meno conosciuti.
Tra questi ultimi, è presente una delle opere migliori del periodo giovanile di Noè Bordignon (1841 – 1920) “Mosca cieca” del 1873, di impianto verista anche se ancora legata ad un nitore neoclassicista e “La pipa del nonno”, del 1908,dipinto del veneziano d’adozione Eugenio De Blaas (1845 – 1931), uno degli interpreti più spiritosi ed acuti di quell’aneddotica popolaresca che ha contraddistinto per tanto tempo un certo filone di gusto. Fra le opere più importanti, il caratteristico scorcio della Giudecca con la “Fondamenta delle Zitelle”, dipinto di Guglielmo Ciardi, uno dei maggiori paesisti veneziani, realizzato verosimilmente nell’ultimo decennio dell’Ottocento, cioè nel momento classico delle vedute veneziane del pittore. La tela “La Gomena” di Ettore Tito, è una versione ridotta di una delle sue opere maggiormente conosciute, dal medesimo titolo, conservata alla Galleria d’arte Moderna di Roma, famosa per l’ardito scorcio prospettico e per il dinamismo della composizione.
Noé Bordigon
(Castelfranco Veneto, 1841 – San Zenone, 1920)
Mosca cieca
Olio su tela, cm. 73,5 x 97
Firmato e datato in basso a sinistra “1873”
Bibliografia: A. Comanducci, I pittori italiani dell’Ottocento, 1934, p.75; La pittura in Italia, L’Ottocento, Tomo II, Electa, p. 707; P. Rizzi, Noè Bordigon, pittore veneto (1841 – 1920), Treviso, 1982
Guglielmo Ciardi
(Venezia, 1842 – 1917)
Fondamenta delle Zitelle
Olio su tela, cm. 95 x 166
Firmato in basso a destra
Esposizioni: Mostra di Guglielmo Ciardi, Treviso, Cà di Noal, settembre – novembre 1977
Bibliografia: L. Menegazzi, Guglielmo Ciardi, Ed. Soncino, 1992, p. 31
Ettore Tito
(Castellamare di Stabia, 1859 – Venezia, 1941)
La Gomena
Olio su tela, cm. 70 x 174
Firmato in basso a destra
Bibliografia: I. Neri, Ettore Tito, Collezione di monografie illustrate, Artisti moderni, 1916
Eugenio De Blaas
(Albano, 1845 – Venezia, 1931)
La pipa del nonno
Olio su tela, cm. 80 x 64
Firmato e datato in basso a destra “1908”