L’arte antica italiana protagonista delle aste di Londra
In un mercato in costante evoluzione e trasformazione, ciò che emerge dal recente weekend londinese dedicato alle aste degli Old Masters sono i risultati positivi per l’arte storicizzata, che continua a essere percepita come un bene di grande qualità e, dal punto di vista economico, un investimento di elevata solidità. Un grande interesse e un’attrazione, non solo per chi continua collezioni e tradizioni familiari, ma anche per il crescente numero dei milionari in cerca di beni da collezione sofisticati ed elitari, in grado di garantire un prestigio sociale.
Tra le aste degli Old Masters, quella del serale dello scorso 5 luglio da Sotheby’s che ha realizzato vendite per ben 39 milioni di sterline, una delle migliori degli ultimi dieci anni, con un aumento del 19% rispetto all’ultima asta di dipinti antichi dello scorso dicembre a Londra. Per quanto riguarda l’arte italiana invece nuovo record per il pittore Vincenzo Cabianca, il cui grande dipinto “Ai bagni di Viareggio” è stato venduto a 956.000 sterline. Questo risultato segna un importante traguardo internazionale soprattutto per la corrente dei Macchiaioli e anche per la pittura italiana del XIX secolo, comunque ben rappresentata sul mercato a livello mondiale da pittori quali De Nittis, Corcos, Zandomeneghi e Boldini, il cui dipinto “Ballerina spagnola al Moulin Rouge” è stato venduto da Christie’s New York lo scorso ottobre a 1.8 milioni di dollari.
Importanti risultati anche per altri maestri italiani del passato come Domenico Beccafumi, la cui “Madonna con il Bambino” è stata venduta per 5.1 milioni di sterline, mentre “Betsabea al bagno” di Jacopo Amigoni è stato venduto per 355.000 sterline e una veduta di Londra di Antonio Joli ha raggiunto la cifra di 330.000 sterline, tutti nuovi record di vendita per questi artisti. Il top lot della serata è stato “Pentecoste” del fiammingo Maestro del ritratto Baroncelli, di fine Quattrocento, aggiudicato a 7.9 milioni di sterline e seguito dal ritrovato dipinto “San Sebastiano e due angeli” di Rubens, per un totale di 4.9 milioni di sterline. Un risultato, quello di Sotheby’s Londra che segue il grande successo dell’ultima asta, in cui era stato venduto uno straordinario dipinto di Klimt “Dame mit Fächer”, per 85.3 milioni di sterline, contro una stima di circa 65 milioni, ad un collezionista di Hong Kong. L’opera, che costituisce la più alta aggiudicazione nel mercato europeo, si caratterizza per le evidenti suggestioni orientaleggianti che tanto hanno suggestionato i numerosi collezionisti asiatici in sala e al telefono, che guardano sempre con grande interesse ai capolavori di arte occidentale. Asiatico, giapponese per la precisione, è stato infatti anche l’acquirente di “Insel im Attersee” di Klimt, aggiudicato a maggio 2022 da Sotheby’s per 53.2 milioni di dollari.