Raccolta di Dipinti e sculture del'Ottocento e del primo Novecento

La mostra vuole dare uno spaccato, attraverso un selezionato numero di opere, dipinti e sculture di collezionisti privati, alcune esposte per la prima volta, dello sviluppo del linguaggio artistico in Italia dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento. L’esposizione approfondisce le tematiche della rappresentazione della natura e della figura, attraverso le diverse scuole, regioni e i molteplici linguaggi figurativi. In un susseguirsi cronologico partendo dal romanticismo dagli anni 40 dell’Ottocento, passando per alcune opere che si caratterizzano per un’autentica adesione al realismo, si giunge fino al Futurismo dei primi anni del Novecento. La sezione dedicata alla scultura vede opere più tarde che, a partire dalle sinuosità liberty dei primi anni del Novecento di Felice Bialetti, arrivano fino alle forme più astratte degli anni Cinquanta di Umberto Mastroianni, passando per le personificazioni dei fiumi “Secchia” e “Panaro” di Giuseppe Graziosi, due statue che si rifanno alla fontana monumentale, commissionata all’artista nel 1938 per piazzale Garibaldi di Modena. L’esposizione si apre con l’olio giovanile “San Romano” realizzato intorno al 1846 da Antonio Fontanesi, uno dei più sensibili pittori romantici italiani, profondamente legato a una concezione sentimentale e romantica del paesaggio. La mostra continua con opere tra gli altri di Giovanni Boldini, Rubens Santoro, Francesco Palo Michetti, Francesco Lojacono, Giuseppe De Nittis e Giulio D’Anna.
I Macchiaioli sono rappresentati dal bellissimo ritratto di profilo “Nastro rosso” di Silvestro Lega, da ricollegarsi al soggiorno del pittore a Bellariva negli anni Ottanta. L’artista predilige i temi quotidiani e familiari che raffigura con un accentuato realismo e una particolare attenzione agli accordi cromatici e alla resa di una calda luminosità, impiegando una tavolozza più ricca e varia di quella di Fattori.